“A Cerignola si realizza una promessa fatta a tutte le cittadine e i cittadini italiani durante la pandemia: portare la sanità più vicina alle persone, costruendo un sistema che non aspetta che i bisogni diventino emergenze, ma li intercetta, li ascolta e li prende in carico per tempo”. Lo dice il segretario provinciale del PD di Capitanata, Pierpaolo d’Arienzo, commentando l’attivazione del Punto Unico di Accesso e della Centrale Operativa Territoriale, – primi in Puglia, tra i primi in Italia, che pone la Capitanata e la Puglia all’avanguardia nell’attuazione del DM 77/2022, la riforma nazionale che ha ripensato la medicina territoriale alla luce delle lezioni della pandemia.
“È una novità non solo tecnica, ma profondamente politica e sociale — aggiunge d’Arienzo — dato che viviamo in un tempo segnato da nuove solitudini, povertà inedite, angosce dell’età contemporanea e disagi che non si distinguono più tra sanitari e sociali: per questo il nuovo modello territoriale funziona solo se integra i servizi e li mette in rete, come accade da oggi a Cerignola”.
Quello che viene attivato è un sistema che si muove verso il cittadino, e non più il contrario: non servirà più fare la fila per un modulo o raccontare mille volte la propria storia clinica da sportello a sportello; saranno gli operatori sanitari e sociali, in rete, a far partire il percorso più adatto, garantendo risposte tempestive, appropriate ed eque.
“Questo risultato è frutto di un metodo e di una visione: quella che, in dieci anni di governo regionale del Partito Democratico, ha permesso alla Puglia di scalare le classifiche nazionali nelle valutazioni dello stesso Ministero della Salute, fino a essere riconosciuta tra le regioni italiane più virtuose per l’equilibrio dei conti, i livelli essenziali di assistenza e la capacità di innovazione, anche nei momenti più duri della crisi sanitaria” – ha aggiunto Rocco Di Brina, responsabile del Dipartimento regionale Salute e medicina ospedaliera del PD Puglia.
“Un riconoscimento che non è venuto per caso, ma grazie al lavoro continuo di una classe dirigente coerente, competente e tenace: in questo senso, il PD della Capitanata rivendica con orgoglio il lavoro dell’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese, che ha impresso una carica positiva al sistema e che oggi tiene insieme concretezza amministrativa e visione riformista, in linea con i valori del nostro partito” – aggiunge Pasquale Clemente che nel PD provinciale ha la delega alle Politiche della salute.
“Tuttavia, questo sforzo regionale e locale rischia di non bastare se lo Stato centrale continua a disinvestire sulla sanità pubblica — sottolinea il segretario provinciale dei Dem —, lo abbiamo detto in ogni sede, e lo ha ribadito con forza anche la segretaria nazionale Elly Schlein: senza risorse adeguate, le riforme restano sulla carta, non si può chiedere agli enti locali di fare miracoli, mentre i finanziamenti nazionali si fermano a percentuali del PIL inferiori alla media europea”.
Il Partito Democratico continuerà a battersi in Parlamento e nel Paese per una sanità pubblica, universale, territoriale e integrata, come quella che oggi comincia a vivere a Cerignola. Un progetto che deve diventare modello per tutta la Puglia e garanzia per tutte le cittadine e i cittadini, a partire da chi ha più bisogno.