TENSIONE ISTITUZIONALE IN PROVINCIA, I CONSIGLIERI DI PD E CON RISPONDONO CON UNA NOTA FORMALE E POLITICA AL SEGRETARIO: “INACCETTABILE, TENTATIVO DI INTIMIDAZIONE ISTITUZIONALE”

Nelle scorse ore il Segretario Generale della Provincia di Foggia ha inviato una comunicazione formale ai consiglieri provinciali con la quale sollecita la convocazione urgente del Consiglio Provinciale e formula considerazioni di merito sul comportamento di alcuni consiglieri durante la seduta del 17 aprile scorso, nella quale è stato bocciato il rendiconto di gestione per l’anno 2024.

Una lettera ritenuta “inaccettabile” nei toni e nella sostanza da sette consiglieri provinciali – Leonardo Cavalieri, Pasquale Ciruolo, Tonio De Maio, Giosuè Del Vecchio, Emilio Di Pumpo, Giuseppe Mangiacotti e Anna Rita Palmieri – che, in data odierna, hanno risposto ufficialmente per chiarire la legittimità delle loro azioni e per respingere con fermezza quelli che definiscono “tentativi di intimidazione istituzionale”.

Nella nota, i consiglieri evidenziano come – “il voto contrario al rendiconto non costituisce alcuna anomalia, bensì un atto politico previsto dalle prerogative democratiche, espressione della sfiducia nei confronti dell’attuale presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti, che – sottolineano – non gode più della maggioranza consiliare e dovrebbe, per senso di responsabilità, rassegnare le dimissioni”.

Rispetto alla questione dei debiti fuori bilancio per lo sgombero neve nei mesi di dicembre 2024 e gennaio 2025, i consiglieri spiegano di non aver bocciato gli atti, ma di aver richiesto il rinvio per ottenere i necessari chiarimenti tecnici, come è doveroso in presenza di spese classificate “di somma urgenza”.

Nel merito, viene inoltre criticata “la scelta del Segretario Generale di trasmettere alla Corte dei Conti una nota dai contenuti politici”, sottolineando come il ruolo del Segretario debba “rimanere quello di garante della legalità e dell’imparzialità dell’amministrazione, non di interprete delle scelte dell’organo politico”.

Infine, i consiglieri ricordano che la convocazione del Consiglio rientra nelle competenze del Presidente della Provincia e invitano formalmente lo stesso Presidente a inserire nel prossimo ordine del giorno anche un “atto di responsabilità istituzionale”: le sue dimissioni.

Una vicenda che apre un nuovo fronte istituzionale all’interno della Provincia di Foggia, in un quadro già segnato da forti tensioni politiche e da un clima di crescente instabilità.

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